Come Joel Hamilton Usa Due Computer per il Mix con Pro Tools
Setup di Mix con Doppio Computer e Console SSL
Hai mai pensato di usare due computer?
Hai mai considerato l'idea di usare due computer contemporaneamente in una sola sessione? Nel video, "Joel Hamilton Mixing Highly Suspect," Hamilton fa proprio questo, collegando due Mac—ognuno con un sistema Pro Tools e sincronizzati con timecode MIDI tramite Ethernet. In questo estratto descrive il suo setup a doppio Pro Tools e spiega come ciò aiuti il suo processo di produzione.
Slave in azione
Hamilton, che lavora nel suo studio di Brooklyn, utilizza per questa sessione un sistema ibrido che comprende non solo due Mac con Pro Tools, ma anche una console analogica e una serie di outboard.
Le tracce individuali del sistema multitraccia di Pro Tools vengono instradate verso canali separati sulla sua console SSL. Dall'uscita principale della console, il suo mix va nel suo "print path," dove viene registrato nel secondo sistema Pro Tools.
Il setup di Hamilton è concettualmente simile a quello di un vecchio studio analogico in cui si registrava su una macchina a nastro multitraccia, si mandavano le tracce individuali ai canali della console e poi le si mixava su un registratore a due tracce. Nel rack di Hamilton il sistema Pro Tools principale sostituisce la macchina a nastro multitraccia, e il secondo sistema sostituisce il registratore a 2 tracce.
Hamilton usa un secondo sistema Pro Tools, questa volta sul suo laptop, come deck per il mixdown.
Questo setup è molto diverso dal mixare "in the box," dove il mix multitraccia viene sommato all'interno di Pro Tools e mixato in un file digitale senza mai uscire dal computer. È anche diverso da un tipico setup di sommatura analogica, in cui singole tracce o stem del DAW vengono convertiti in analogico e inviati all'amplificatore di sommatura, che li combina nel dominio analogico. Successivamente vengono nuovamente digitalizzati da un convertitore analogico-digitale e registrati su una traccia stereo nel DAW.
Pronti e sincronizzati: print path e sync
Il print path di Hamilton e il Burl ADC
Il print path di Hamilton parte da alcuni processori outboard ("EQ e altre cose di precisione", come li descrive lui), che poi alimentano un convertitore analogico-digitale Burl e infine l'altro sistema Pro Tools su un Mac laptop. L'audio multitraccia viene convertito da digitale ad analogico sulla via verso la console. Quindi, il print path, che è alimentato dalla console, riceve segnali analogici che devono essere riconvertiti in digitale.
Il flusso del segnale per il setup a due computer di Hamilton.
Frequenze di campionamento e sincronizzazione con timecode
Interessante notare che lui fa girare il rig multitraccia a 24 bit, 48 kHz, ma stampa a 24 bit, 96 kHz. Hamilton dice che mixa sempre a 96 kHz, indipendentemente dal formato di consegna finale.
I suoi due Mac con i relativi sistemi Pro Tools sono bloccati insieme tramite timecode MIDI su Ethernet. Il multitraccia è il master e il laptop su cui mixa è lo slave. Poiché i loro trasporti sono sincronizzati, tutto ciò che deve fare è mettere in registrazione il sistema Pro Tools slave, e questo inizierà a catturare non appena preme play sulla sessione multitraccia in Pro Tools.
Trova questa configurazione comoda in una sessione di mix. Tipicamente gli viene chiesto di creare mix alternativi come versioni acapella o strumentali. Avere la macchina di stampa impostata per registrare automaticamente—quando preme play per avviare il mix—semplifica il suo flusso di lavoro.
Condivisione dello schermo, controllo remoto e usi aggiuntivi
Usare la condivisione schermo del Mac in una sessione di mix
Hamilton usa le funzionalità di condivisione schermo integrate in Mac OS per aprire lo schermo del laptop slave all'interno di quello del computer master, così da poter armare la funzione di registrazione del sistema Pro Tools su cui sta mixando. Con la condivisione schermo attiva, non vedi solo il display di un computer dentro un altro; puoi lavorare direttamente al suo interno.
In questo esempio di condivisione schermo su Mac, Digital Performer è in esecuzione sul computer principale e Logic Pro (nella finestra più piccola) su un laptop in rete, ma entrambi possono essere controllati da un unico schermo.
Non è necessario usare la condivisione schermo con un setup a due computer; puoi operare ogni macchina dal proprio schermo, tastiera e mouse; ma è certamente più comodo quando puoi controllare tutto da un unico computer.
Controllo remoto e lunghe tratte di cavo tramite Ethernet
Hamilton sottolinea inoltre che un altro utilizzo per un sistema a due computer sincronizzati è sfruttare uno dei computer in rete come telecomando per l'altro DAW. Ethernet permette lunghe tratte di cavo, quindi puoi facilmente mettere il secondo computer in un'altra stanza senza che le macchine perdano la sincronizzazione.
Perché usare due computer e il timecode MIDI?
Hamilton dice che ha iniziato a usare dispositivi sincronizzati con timecode quando registrava ancora su nastro. Cobbava il timecode (lo registrava) su una delle tracce della sua macchina a nastro a 16 tracce e slavava il suo computer su di esso, che usava come sampler.
Poi, dopo essere passato al digitale, ma prima che i computer fossero potenti come oggi, bloccava due computer insieme via Ethernet così poteva eseguire più strumenti virtuali di quanti ne potesse far girare una sola macchina. In altre parole, lo usava per darsi più potenza di calcolo.
Se volessi mettere in rete due computer per eseguire strumenti virtuali su uno di essi e risparmiare CPU, potresti configurarlo in questo modo.
Un altro vantaggio di bloccare i computer con il timecode MIDI è che puoi avere DAW diversi su ciascuna macchina. Potresti anche sincronizzare un Mac e un PC insieme, anche se potrebbe richiedere tempo per configurare tutto correttamente.
Aspetti pratici della rete MIDI
Mettere le cose in pratica
Con tutto il suo potenziale, configurare una rete MIDI per sincronizzare DAW su computer separati può essere complicato, soprattutto la prima volta. Ma prima ancora di iniziare ci sono alcune questioni pratiche da considerare.
Porte Ethernet e requisiti hardware
I tuoi computer hanno porte Ethernet? I Mac contemporanei supportano Ethernet ma alcuni richiedono l'acquisto di un adattatore Thunderbolt-to-Ethernet. Le macchine Windows sono meno standardizzate, quindi alcune potrebbero non offrire porte Ethernet o opzioni analoghe.
Protezione delle copie del DAW e licenze
Poi devi considerare se la protezione della copia del tuo DAW permetterà di eseguirlo su due computer in rete contemporaneamente. Se usi Pro Tools, che è protetto da iLok, puoi eseguirne una sola istanza alla volta. Quindi, avresti bisogno di possedere due licenze Pro Tools e usare due iLok per avere sistemi in esecuzione su due macchine contemporaneamente.
Tuttavia, se hai Pro Tools su un computer e un altro DAW, ad esempio Logic Pro X, sull'altro, puoi collegarli tramite la tua rete MIDI. La bellezza del MIDI è che è indipendente dall'host e dalla piattaforma, rendendolo un eccellente ponte tra DAW o piattaforme diverse. Logic Pro X e MOTU Digital Performer sono due esempi di DAW che non prevedono autorizzazione tramite dongle, quindi se usi una di queste applicazioni puoi avere due istanze in esecuzione contemporaneamente.
È tutto sincronizzato
I dettagli passo passo su come bloccare due computer usando il timecode su Ethernet vanno oltre lo scopo di questo articolo e variano in base al computer e al DAW che stai usando. Puoi trovare molte informazioni online su come configurare un setup del genere.
È più semplice realizzarlo sui Mac, grazie alla rete MIDI virtuale integrata in Mac OS (a cui accedi tramite l'applicazione Audio/MIDI Setup). I computer Windows non hanno la rete MIDI integrata, ma esiste un driver MIDI freeware progettato per abilitarla.
Un posto dove leggere su come mettere in rete i tuoi computer è un post intitolato "How to set up a virtual MIDI network" sul sito di Ableton. Anche se tratta principalmente di sincronizzare due computer che eseguono Ableton Live, offre alcuni buoni consigli su come impostare una rete MIDI su Mac.
